Il razzismo
Il termine “razzismo” viene utilizzato, nella sua
accezione più comune, per indicare un’ideologia che, basandosi sulla concezione
di umanità come un insieme di varie etnie, aderisce alla supremazia di una di
esse sulle altre.
Oggigiorno tale fenomeno è sfortunatamente molto diffuso;
“sfortunatamente”, perché?La risposta è semplice:esso è, infatti, profondamente sbagliato e inappropriato, a
causa delle molteplici ragioni di cui si parlerà di seguito.
Il razzismo, al contrario di quanto si potrebbe pensare, danneggia
entrambe le fazioni di persone che sono coinvolte nelle sue vicende:le vittime
prima di tutto, che, solitamente, si sentono misere, tristi e che spesso danno
retta ai loro persecutori, credendosi quindi delle nullità, esseri
insignificanti e inferiori;ma a subire conseguenze negative sono anche gli
“artefici” di questo fenomeno, che sentono gli effetti di ciò che fanno sia
nelle relazioni sociali -vengono infatti esclusi e “emarginati” dalla società,
anzi, da quella parte di società non aderente a tali ideali-, sia nella loro
emotività, che viene turbata, benché inconsapevolmente, dalle azioni commesse:i
razzisti potrebbero essere paragonati ai bulli poiché entrambi i
“personaggi”,spesso,trovano difficoltà a intrecciare rapporti con gli altri.Per
rendere meglio l’idea, si pensi a un fattore -il “colpevole”- che maltratta il
suo gregge e che non si cura dei suoi raccolti -i “colpiti”- , perché
considerati inferiori: i suoi terreni diverrebbero improduttivi e i suoi animali
produrrebbero meno beni, cosicché a perdere qualcosa non sarebbero solo i
campi,le mandrie e i greggi, ma anche lui stesso.
Oltre a danneggiare le persone, e quindi essere un nemico della logica morale, esso ha importanti ricadute sugli aspetti politico,
economico, conflittuale e sociale di un determinato Paese, ed è quindi contro la civiltà. L’aspetto
finanziario viene infatti influenzato dai rapporti che si hanno con l’estero:un
Paese ricco non può commerciare con uno più povero se la loro relazione non è
per lo meno stabile e,se si inserisce nella faccenda il fenomeno razzista,che
contribuisce a rovinare il loro rapporto,lo scambio di merci diviene
impraticabile.Per quanto riguarda la politica, le persone di razze differenti da quelle che si presentano comunemente in un determinato Stato difficilmente hanno successo in quest’ambito:grande conquista della politica
mondiale è sicuramente quella dell’elezione, negli Stati Uniti d’America, di un
presidente di colore -Barack Obama-,primo nella storia di questa terra. Infine,
l’aspetto civile e sociale viene fortemente influenzato da questi pregiudizi,
così come lo è quello bellico, in cui le discriminazioni e l’odio tra razze
diverse svolgono un ruolo determinante.
Il razzismo costituisce, come citato sopra, un danno anche
a livello civile e morale.Esso agisce infatti da “vettore” per favorire la
diffusione dei suoi principi gerarchici caratteristici, paragonabili a ideali
assolutisti.Il problema non è tanto l'instaurazione di una società capitalista-munita di classi sociali-, perché anche quella odierna lo è, ma è costituito dai criteri che determinano questi "gradi di importanza", che non tengono conto delle caratteristiche caratteriali di una persona, della sua personalità o dei suoi modi di fare, ma bensì delle sue caratteristiche fisiche, quali il colore della pelle o i tratti somatici -le caratteristiche del viso e del corpo-, e della sua provenienza. In molti casi, quindi, esso è un vero e proprio mezzo di
divulgazione di concetti e opinioni i quali, tuttavia, hanno sempre uno sfondo
di critica contro le persone diverse.In tal modo, nasce una vera e propria
“epidemia” di idee che, “approdando” dappertutto, aumentano il tasso di
discriminazione e l’ammontare di coloro che supportano il razzismo, diffuso in
molti tipi di ambiente:quello scolastico,dove si unisce all’ormai noto
problema del bullismo;quello sportivo, in cui potrebbe essere ricordato il
fatto accaduto poco tempo fa durante un incontro calcistico amichevole, nel
quale si sono innalzati numerosi cori razzisti contro un giocatore che ha,
infine, abbandonato il gioco;quello pubblicitario;quello lavorativo;quello
dello spettacolo…
Alcune persone potrebbero tuttavia pensare che il razzismo sia giusto e gli ideali citati sopra adeguati a difendere le etnie dominanti "da quelli strani e diversi";questo tipo di violenze è derivante da una tendenza di protezione,e agisce quindi da "scudo" contro il diverso, contro ciò che non si conosce, che è, secondo queste persone, sempre negativo.Come supporto a quest'opinione potrebbero essere citati alcuni esempi, casi in cui degli stranieri hanno rubato, o addirittura ucciso, in un'altra Nazione, diversa da quella in cui sono nati, e da questo si potrebbe dedurre che , ovunque essi vadano, portino criminalità;ma si provi a individuare le cause di tali gesti:miseria, fame, povertà, affetto per una famiglia, magari lontana, che deve essere mantenuta;tutte ragioni alimentate da istinti naturali o da sentimenti positivi,come l'amore, e per questo "giustificabili".Al contrario, il pregiudizio quali giustificazioni ha?Nessuna, perché adoperato deliberatamente e non indispensabile.Inoltre, nelle condizioni mondiali odierne, dovrebbe esserci una cooperazione tra i vari Stati, necessaria per "uscire" dalla crisi e risolvere tutte le problematiche, e si dovrebbe, per questo motivo, "abbattere" alcuni istinti naturali, per adeguarsi alle situazioni della nostra società civilizzata e vivere meglio, anche perché la globalizzazione va, già in sé, contronatura, e un ulteriore infrazione delle regole non cambierebbe niente.Inoltre, il razzismo frena la curiosità di conoscere costumi e tradizioni differenti e impedisce quindi il progresso culturale.
Essendo il razzismo un istinto naturale volto alla difesa, chi lo pratica dovrà pur godere di qualche beneficio, come l'accrescimento della fiducia nelle proprie capacità, nelle proprie prestazioni e, in modo più generico, in noi stessi, il che è, di fatto, un elemento positivo.Un approccio più familiare con quelli “diversi” da noi ci aiuta infatti a familiarizzare con il mondo che non conosciamo, facendoci quindi acquisire alcuni comportamenti scorretti e di troppa confidenza.Ma mi chiedo se sia veramente necessario adottare questa tecnica per essere più fiduciosi nei confronti della nostra persona, oppure se sia meglio utilizzare qualche altro metodo che, magari, favorisca un incremento della fiducia in noi stessi senza danneggiare altri individui-come praticare uno sport-che hanno la nostra stessa importanza e che hanno quindi diritto alla felicità, alla pace, alla gioia e alla vita tanto quanto ne abbiamo noi.
Essendo il razzismo un istinto naturale volto alla difesa, chi lo pratica dovrà pur godere di qualche beneficio, come l'accrescimento della fiducia nelle proprie capacità, nelle proprie prestazioni e, in modo più generico, in noi stessi, il che è, di fatto, un elemento positivo.Un approccio più familiare con quelli “diversi” da noi ci aiuta infatti a familiarizzare con il mondo che non conosciamo, facendoci quindi acquisire alcuni comportamenti scorretti e di troppa confidenza.Ma mi chiedo se sia veramente necessario adottare questa tecnica per essere più fiduciosi nei confronti della nostra persona, oppure se sia meglio utilizzare qualche altro metodo che, magari, favorisca un incremento della fiducia in noi stessi senza danneggiare altri individui-come praticare uno sport-che hanno la nostra stessa importanza e che hanno quindi diritto alla felicità, alla pace, alla gioia e alla vita tanto quanto ne abbiamo noi.
Per quanto riguarda me, io non ho mai subito alcuna
violenza di questo tipo, ne penso di averne mai adoperata.Ne sono tuttavia
stato testimone molte volte, e continuo a esserlo tuttora in molti tipi di
ambiente, soprattutto quello scolastico.
Infine, potrebbero essere molte le soluzioni per porre
rimedio a questo movimento, tra le quali quella di dichiararlo “reato”,
punibile con la galera o con il pagamento di una salata sanzione:il razzismo
può infatti essere solamente considerato un’azione proibita se ne seguono atti
contro un altro individuo o incitazioni a commetterne.Ma perché?Semplicemente
perché nel nostro Paese è ammessa la libera espressione di idee. Per diminuirne il tasso di "seguaci", inoltre, potrebbero essere inseriti nelle scuole progetti educativi contro il pregiudizio e la discriminazione.
molto accurato e istruttivo, fa capire benissimo l'assurdità del razzismo, COMPLIMENTI! :-)
RispondiEliminaottimo mi piace molto come hai strutturato il testo...COMPLIMENTI!!!
RispondiEliminaVeramente un bel lavoro!!
RispondiEliminaNon mi piace
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