Canzone in versi

 Idilio

Ignoto

Come uno scuro antro,

o un cavo, riluttante orrido

che da una sì ambita meta mi

separa,tu mi appari, o firmamento,

e in codesta notte, all'ombra della mera

e mesta luna,

nel tuo infinito,anche laddove il mio guardo nulla può

e anche le più impervie vie non recan voce,

mi culli pei miei

pensieri, tormentandomi su

ciò che celi.

Stelle, pianeti, galassie, sistemi,

verso quali orizzonti protendi

i tuoi veli?Vi fu un tempo in cui

non c'eri, quando l'acqua nasceva,

la terra cresceva, e la vita non

era che un' umil preghiera?

E nel contempo, tal riflessione,

sì complessa e ardua, fa

in me ribollir strane emozioni,

qual forza o potenza può eguagliarti,

o firmamento? Di gri-da silenziose,

soffocate e aspre mi compungi,

e 'l foco della vita e dell'a-mor,

che tutto brucia,

arde ardentemente entro me,

e mi strugge.

Ma l'intelletto mio, cauto e prudente,

tu non puoi conquistar, o firmamento,

e i mille dubbi e volti da te

nascosti,e protetti, ei non può ignorar.

Ma a me giungi soave,o firmamento,

e i numi ringrazio per la tua presenza,

poiché protegger puoi,nasconder devi,

e di tener tanti segreti

scuri ti curi, e la pace al mondo assicuri.